Recensioni

di Besana Chiara e Roncoroni Dario

In questa sezione troverete recensioni di ogni tipo, da album musicali a film, da spettacoli a libri. Si occupano di questo settore Dario Roncoroni e Chiara Besana della 3BL. Se volete raccontarci le vostre opinioni oppure chiarire alcune nostre o vostre convinzioni potete farlo scrivendoci una email all'indirizzo darioroncoroni02@gmail.com.

-City of Lies

Uscito a dicembre 2018, City of Lies vorrebbe far luce su una vicenda mai chiarita: gli omicidi irrisolti dei rapper Tupac Shakur e Christopher Wallace, in arte 2Pac e Notorious BIG. Con Brad Furman alla regia, il film racconta la storia del detective Russell Poole (Johnny Depp) e del giornalista Jack Jackson (Forest Whitaker), due sconosciuti con una sola cosa in comune: l'ossessione di scoprire cos'è successo realmente a Christopher Wallace. 

Presentato come il film che avrebbe finalmente svelato cos'è successo quel tragico 9 marzo 1997, City of Lies è in realtà una delusione per tutti i fan del rapper newyorkese: tra dialoghi che sembrano essere piazzati a caso e personaggi privi di spessore, il film è un enorme flop. La presenza di Forest Whitaker è uno dei pochi punti a favore di questo lavoro, mentre Johny Depp spinge ancora più verso il basso la qualità della pellicola, sarà anche per la complessa situazione familiare che lo coinvolge.

Per chi non conosce bene l'argomento, il film non è altro che una matassa impossibile da sbrogliare: si cerca di spiegare una vicenda così intricata senza neanche dedicare del tempo a una breve spiegazione della faida east coast-west coast degli anni '90, o anche solo della rivalità tra Biggie e 2Pac. Forse il fatto solo di inserire alcune tra le loro canzoni più famose, come Long Kiss Goodnight e Hit 'Em Up, avrebbe migliorato la situazione. E invece neanche questa gioia è stata data ai fan di tutto il mondo.

Quello che ho trovato più imbarazzante è la superficialità con la quale Russell Poole è stato rappresentato. Proprio sul suo libro Labyrinth si basa il film e per questo la figura del detective avrebbe meritato uno spessore maggiore. Ciò che invece ci viene comunicato dal film sull' l'ex-poliziotto non è altro che l'immagine di un uomo paranoico convinto dell'esistenza di un complotto del LAPD (Los Angeles Police Department) che non viene approfondito più di tanto.

Invito chiunque voglia approfondire questa storia a cercare la verità altrove.

-No Comment, Nitro

A più di un anno dalla sua uscita, l'ultimo album di Nitro, a mio parere, non è ancora invecchiato.

Beat di qualità (quasi tutti firmati Low Kidd) e testi decisamente all'altezza del rapper vicentino si sposano alla perfezione in ognuna delle 13 tracce, diversissime tra loro ma in qualche modo intimamente collegate, come se volessero farsi ascoltare una dopo l'altra.

Si passa dalla critica demolitrice alla vita di oggi filtrata dai social, contenuta in Infamity Show, che tra l'altro vanta Salmo come producer, all'introspezione psicologica di Horror Vacui, dove Nicola (vero nome di Nitro) ci porta a fare un giro nella sua mente perennemente in bilico con un testo fatto di figure retoriche che lo rendono senza dubbio il più poetico dell'album.

Dal punto di vista tecnico, Nitro dà filo da torcere ad altri personaggi del panorama attuale, con un ritmo quasi sempre serrato e parole nitide anche quando la velocità sfiora i suoi impressionanti apici, in particolare in Passepartout, dove sentiamo anche la voce distorta dall'autotune di Lazza, e in Ok Corral, una vera e propria sparatoria in cui anche la strofa di Madman lascia a bocca aperta.

Non manca la nota romantica alla Pleasantville in San Junipero I e San Junipero II, nonostante qui più che il rosso della passione prevalga la luce soffusa di un'alba invernale.

Nel complesso, No Comment è un ottimo album, tinteggiato con colori più tenui da quelli di Suicidol, il suo lavoro precedente, ma altrettanto efficaci.

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