Ci scrivono...

di Paola Arnoldi, Alessia Arzuffi, Greta Carrara

Questa sezione è interamente dedicata a voi, ad ogni studente, a ogni ragazzo che intende porre domande di qualsiasi genere per cui ci impegneremo a rispondere in modo esaustivo e con un pizzico di ironia. Se la vostra intenzione è quella di soddisfare curiosità in ogni campo, allora siete nel posto giusto! Incominciamo con le prime domande che abbiamo ricevuto.


Diversi studenti, fra i quali ci sono anch'io, si sono pentiti si sono pentiti della scelta di questa scuola. Che cosa ne pensate voi della redazione?

Probabilmente l'idea che ci viene proposta durante l'open day non rispecchia ciò che in realtà viene svolto nel corso dell'anno. Come in ogni pubblicità, anche in questo caso, viene mostrato solamente il meglio e non sempre le attività di laboratorio sono tante quante ci si aspetterebbe. Nel momento in cui crederete di riesumare resti di dinosauri preistorici vi ritroverete ad analizzare l'acqua dell'Adda, ma niente paura, si può solo migliorare.

Un altro motivo sono le grandi aspettative che il 'Maironi' suscita in ogni studente; questo spesso provoca situazioni stressanti che portano i ragazzi a prendere la decisione di cambiare scuola, ma non arrendetevi e restate con noi fino alla fine!

Infine ci sono coloro che capiscono più tardi i loro reali interessi e progetti per il futuro.

La rivista è realizzata da due classi terze. Ebbene, mi interessa sapere come avete vissuto il passaggio dal biennio al triennio?

Il passaggio è in realtà meno drastico di quanto ci facciano credere, ovviamente ognuno lo vive a modo proprio ma l'importante è avere delle solide basi costruite durante l'arco del biennio. Si presentano novità che, a primo impatto, possono spaventare come l'aggiunta di una nuova materia ma soprattutto il cambio dei professori che ci accompagneranno fino alla quinta, quindi mettete la maschera da bravi studenti per le prime settimane e sbrigatevi ad entrare nelle loro grazie. Le ore di studio aumentano ma questo dovreste aspettarvelo dunque non soffermiamoci troppo sulle banalità e proseguiamo con la prossima domanda.

Come dovrei affrontare il fatto di non trovarmi bene con i compagni?

Partiamo dal presupposto che durante questa età i ragazzi prendono tutto alla leggera e le ragazze si sentono parte di una "élite" pressoché inesistente, per la maggior parte, sia chiaro, non generalizziamo. Per questo e tanti altri motivi può risultare difficile instaurare solidi legami con i propri compagni ma troverai sempre una persona a te affine con la quale condividere i tuoi interessi e grazie alla quale supererai gli anni del liceo o dell'Ite senza esaurimenti nervosi o crolli psicologici. Sapersi approcciare non deve necessariamente essere un problema, se due persone condividono gli stessi valori troveranno senza dubbio un punto di incontro.

A volte mi sento discriminato da alcuni professori. Come affrontare questo disagio?

Prima di prendere qualsiasi decisione affrettata confrontati con i compagni e assicurati che non sia solo una tua personale impressione. Una volta eliminato il dubbio, la prima cosa che ti consigliamo di fare è quella di parlare in modo diretto con il professore interessato cercando di instaurare un discorso civile e, se possibile, privo di insulti e imprecazioni. Se la discriminazione coinvolge tutta la classe sarà allora utile organizzare un'assemblea e assegnare al rappresentante il compito di mediatore. Nel caso in cui il dialogo non porti a nulla di concreto rivolgiti al coordinatore di classe, nella speranza che il problema non sia proprio lui/lei. L'ultima "spiaggia" è rivolgersi al dirigente scolastico, ma attenzione a non iniziare una campagna per i diritti degli studenti senza solide base e altrettante prove, anche se farebbe comodo una Greta Thunberg per i diritti studenteschi.

Credete sia opportuno instaurare una relazione con un compagno/a di classe?

Partiamo dal fatto certo che un rapporto oltre l'amicizia con un compagno di studi è un'idea da valutare con discrezione. Siamo assolutamente certi della prima posizione che occupa lo studio nella vostra gerarchia delle priorità, veniamo perciò al dunque e analizziamo con attenzione che cosa potrebbe comportare. Punto primo: ragazze, siete certe che un ragazzo della vostra età possa soddisfarvi psicologicamente e comprendere gli intrighi della vostra mente? E, ragazzi, credete seriamente di poter reggere l'ostile presenza femminile ogni mattina? Siamo convinti di avervi tenuti occupati per almeno un paio di minuti con la riflessione sui precedenti quesiti ma è ora di procedere. Punto secondo: ragazzi e ragazze, come credete di poter affrontare "l'amato/a" all'alba delle 7:55 dopo un intenso litigio sul perché lui non abbia ancora comprato una borsa di Hermès dopo ben tre settimane di relazione. Pressoché estenuante, oltre che inaccettabile. Lo sappiamo, vi aspettate un terzo sarcastico punto, ma questa volta nessuno scherzo: scappate finché potete!

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